Lacazione a Canone concordato e contratti di locazione di abitazioni ad uso turistico: differenze e vantaggi dell’affitto a Canone Calmierato
Intanto spieghiamo cosa sono le Locazioni a Canone Concordato,
Le locazioni a canone concordato sono una tipologia di contratto di affitto in cui il canone mensile viene stabilito attraverso accordi tra le associazioni di proprietari e inquilini, con l’approvazione del Comune. Questo tipo di contratto è regolato dalla legge 431/1998, che promuove affitti a prezzi calmierati rispetto al mercato libero, incentivando al contempo la stipula di contratti di affitto per periodi più lunghi (solitamente 3+2 anni). L’obiettivo principale è rendere gli affitti più accessibili per le famiglie e i singoli, contrastando -al contempo- la crisi abitativa.
Breve storia del Canone Concordato.
Il canone concordato nasce come risposta alla crisi abitativa che si è aggravata in Italia negli anni ’80 e ’90. Durante questo periodo, i prezzi degli affitti sono aumentati vertiginosamente a causa della forte domanda di alloggi e della speculazione immobiliare. Questo ha reso sempre più difficile per le famiglie trovare alloggi a prezzi accessibili.
Per affrontare la situazione, il governo italiano ha introdotto la legge 431/1998, che regolamenta le locazioni residenziali e promuove il canone concordato. L’obiettivo della legge era di stabilire un equilibrio tra le esigenze dei proprietari e quelle degli inquilini, garantendo affitti più equi e accessibili. La legge prevede che i canoni di affitto siano stabiliti attraverso accordi territoriali tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini, con l’approvazione dei Comuni.
Lungamente rimasta una legge “sopita”, oggi il canone concordato è stato ampiamente rivalutato per rispondere a una nuova e profonda crisi dovuta alla speculazione in atto per le locazioni turistiche e all’esplosione di piattaforme come Airbnb. Infatti, l’affitto turistico permette una marginalità piuttosto alta per i proprietari immobiliari e questo ha causato l’uscita di diverse unità immobiliari dal mercato abitativo classico. Il canone concordato, però, consente di stabilire affitti maggiormente accessibili senza perdere la convenienza dell’investimento per i proprietari. Infatti, il canone calmierato prevede la riduzione della tassazione, per esempio dell’IMU.
Questa misura, sempre più utilizzata, sta contribuendo a stabilizzare il mercato delle locazioni, fornendo una soluzione alla crisi abitativa e migliorando l’accessibilità degli alloggi.
I motivi del Canone Concordato: perché questa misura.
Il canone concordato è stato introdotto come misura per affrontare la crescente difficoltà di molte persone nel trovare alloggi a prezzi accessibili nelle aree urbane e con contratti stabili. La ratio dietro questa misura risiede nella necessità di calmierare i prezzi degli affitti, che spesso subiscono forti rialzi a causa della domanda elevata e della speculazione immobiliare, in particolare a causa delle locazioni di tipo turistico. Inoltre, il canone concordato offre benefici fiscali sia ai proprietari, che possono godere di una tassazione ridotta, sia agli inquilini, che possono beneficiare di affitti più bassi rispetto al mercato libero.
Il problema della Crisi abitativa delle città legata agli Affitti Turistici.
Uno dei problemi più gravi che molte città, soprattutto quelle turistiche, stanno affrontando è la crisi abitativa. Questo fenomeno è strettamente legato alla proliferazione degli affitti turistici brevi, resi popolari da piattaforme come Airbnb. Molti proprietari preferiscono affittare le loro proprietà a turisti per periodi “corti” piuttosto che stipulare contratti di affitto a lungo termine, poiché i guadagni possono essere significativamente maggiori. Questo riduce drasticamente l’offerta di case disponibili per i residenti, facendo aumentare i prezzi degli affitti e rendendo sempre più difficile trovare alloggi a prezzi accessibili. Il canone concordato offre una soluzione conveniente per entrambe le parti (proprietari e inquilini) alla crisi abitativa dovuto al proliferare delle locazioni turistiche.
Differenze tra Affitti a Canone Concordato e Locazioni Turistiche.
Le differenze tra affitti a canone concordato e locazioni turistiche sono sostanziali, a partire dalla durata e dalla finalità del contratto:
- Durata del Contratto: Gli affitti a canone concordato prevedono solitamente contratti di lunga durata (3+2 anni), ma anche per scopi transitori o rivolti agli studenti universitari, mentre le locazioni turistiche sono di breve durata, spesso da pochi giorni a qualche mese (fino a 36 mesi).
- Finalità: Le locazioni a canone concordato mirano a fornire alloggi stabili e accessibili per i residenti, mentre gli affitti turistici sono pensati per ospitare viaggiatori temporanei.
- Regolamentazione: Gli affitti a canone concordato sono strettamente regolamentati da leggi specifiche e da accordi territoriali, mentre le locazioni turistiche, pur essendo regolamentate, hanno criteri meno stringenti, soprattutto in termini di prezzo.
- Vantaggi Fiscali: I contratti a canone concordato offrono vantaggi fiscali sia per i proprietari (tassazione ridotta) che per gli inquilini (affitti calmierati), mentre gli affitti turistici possono avere regimi fiscali diversi a seconda della legislazione locale.
I vantaggi del Canone Concordato.
Optare per un contratto di locazione a canone concordato presenta diversi vantaggi, sia per i proprietari che per gli inquilini:
- Affitti Più Bassi: Gli inquilini possono beneficiare di affitti più bassi rispetto al mercato libero, rendendo più facile trovare un alloggio adeguato alle proprie possibilità economiche.
- Stabilità Abitativa: I contratti a lungo termine offrono una maggiore stabilità abitativa per gli inquilini, riducendo il rischio di sfratti e traslochi frequenti.
- Vantaggi Fiscali per i Proprietari: I proprietari che scelgono il canone concordato possono beneficiare di agevolazioni fiscali, come la riduzione dell’IMU, e l’accesso alla cedolare secca con un’aliquota ridotta (per approfondire, rimandiamo al nostro articolo su canone concordato e cedolare secca).
- Incentivi Comunali: In alcune città, i Comuni offrono ulteriori incentivi per i proprietari che optano per questa tipologia di contratto, contribuendo a rendere il canone concordato una scelta vantaggiosa.
- Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare: Affittare a canone concordato può contribuire a mantenere in buono stato il patrimonio immobiliare, evitando il rischio di immobili sfitti e soggetti a degrado.
In conclusione, il canone concordato rappresenta una soluzione efficace per affrontare la crisi abitativa nelle città, offrendo vantaggi significativi sia per gli inquilini che per i proprietari, in contrasto con le problematiche legate agli affitti turistici.
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